Questo blog vuole contribuire alla conoscenza comune del 5G ed ai benefici che la diffusione del 5G produce in termini di risparmi economici o incrementi di produttività su una serie di settori quali la sanità, la manifattura, l’automotive, la logistica, i servizi di utility.
Con il 5G, l’utente può scaricare dati ad una velocità massima in download di 20 Gbps, a fronte di 2 Gbps del 4G e i tempi di risposta (latenza) si riducono, passando da 10-50 millisecondi del 4G ad 1-4 millisecondi. Qualsiasi dispositivo “in movimento”, ad una velocità fino a 500 km/h, beneficia delle prestazioni della rete 5G mentre la densità di oggetti connessi arriva fino a un milione di dispositivi per km quadrato, ovvero un numero 10 volte superiore rispetto alla tecnologia 4G.
Altro aspetto rilevante è la sicurezza. Il 5G si avvale di protocolli di sicurezza più evoluti rispetto al 4G, garantendo una migliore autenticazione dell’utente e una crittografia dei dati più robusta. Infine, da rilevare è la maggiore efficienza energetica delle reti 5G, legata ai sistemi di risparmio energetico incorporati nei siti, che garantiscono un minore consumo di energia nei momenti di minor utilizzo della rete.
Le caratteristiche
Velocità di trasmissione, risposte in tempo reale (latenza), utilizzo in mobilità ed elevato numero di dispositivi connessi (densità) sono le caratteristiche differenzianti del 5G.
Le frequenze
In Italia, a differenza di quanto avvenuto negli altri Paesi Europei, sono state assegnate le frequenze 5G su tutte le bande (bassa, media ed alta).
Le frequenze sono suddivise in basse (da700 a 2.600 MHz), medie (da 3.400 a 3.800 MHz) e alte (da 26.500 a 28.900 MHz). Le frequenze basse sono caratterizzate da onde lunghe ed ampia copertura, mentre le frequenze alte da onde corte e copertura limitata.
Gli operatori hanno iniziato a fornire i servizi 5G sulle frequenze più alte, e solo in un secondo momento riadatteranno per il 5G le bande più basse, attualmente disponibili per il 4G. Le bande di frequenza più basse possono essere utilizzate per i servizi 5G che richiedono ampia copertura geografica ma non necessitano di grande quantità di banda (ad esempio le connessioni machine to machine).
Come altri settori economici anche la Sanità ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale per rendere più efficiente ed economicamente sostenibile il settore. In questo percorso il 5G e l’Internet of Things (IoT) daranno un forte impulso al processo di switch off del modello di sanità vigente già accelerato dall’emergenza COVID-19, come dimostrato dalla forte adozione di soluzioni di sanità digitale.
Le app sulla salute sono diventate sempre più popolari. Quelle più utilizzate sono relative alla prevenzione tramite monitoraggio degli stili di vita (es. contapassi, battito cardiaco, rilevazione stress). Ma i dati raccolti dalle app vengono utilizzati solo da un quarto degli utenti e meno del 5% vengono inviati ai medici. I dati biomedici vengono raccolti da dispostivi IoT come gli smartwatch (ed in misura minor dai braccialetti elettronici) in forte crescita nelle vendite, in aggiunta a quelli raccolti con gli smartphone.
La prescrizione dell’uso di app e di soluzioni tecnologiche da parte dei medici è un nuovo paradigma noto come terapia digitale. In origine avversate dai medici, stanno acquistando un’accettabilità sempre più diffusa per il monitoraggio dell’aderenza alle terapie e degli stili di vita, seppur permangano ostacoli legati al riconoscimento della validità clinica delle soluzioni e alla scarsa diffusione dei dispositivi medici connessi.
Infine, anche nel campo della sanità, il 5G offre una grande opportunità di assistenza e supporto da remoto per il personale medico e paramedico. L’applicazione più interessante da questo punto di visto è la telechirurgia che permetterebbe di realizzare da remoto o dare supporto ad es. attraverso dei visori AR/VR - a medici meno specializzati sul territorio per realizzare operazioni che altrimenti richiederebbero il trasferimento del paziente. Ciò trova applicazione sia nella medicina di urgenza che nella medicina ospedaliera, permettendo di accedere sempre alle migliori competenze o alle prestazioni di medici specializzati anche in situazioni contingenti.
Il 5G permette inoltre di avere un layout flessibile dei reparti ospedalieri, grazie ai macchinari
connessi in 5G un reparto può essere ridisegnato in maniera più rapida ed economica, dato che non è necessario fare interventi per spostare i cavi.
La medicina di emergenza necessita di versatilità e riconfigurabilità ma anche di una qualità di servizio prevedibile che sono tipiche di una rete 5G.
Un’applicazione di grande interesse è l’ambulanza connessa in 5G che rappresenterà un nuovo paradigma nella medicina di emergenza.
Il 5G potrà essere usato negli ospedali da campo o di emergenza come quelli allestiti per i malati COVID19 fornendo una connettività di altissima qualità dentro l’ospedale e verso l’esterno.
Infine, il 5G potrà essere usato su droni per applicazioni di protezione civile nei casi in cui bisogna determinare quantità e tipo di pazienti in caso di calamità naturali ma anche per il delivery di farmaci a domicilio o consegne di materiale medico (es. campioni di sangue ai laboratori).
La telemedicina permette di realizzare un modello di sanità più basato sul paziente e meno sugli ospedali con un potenziamento della sanità territoriale.
Ancora, la telemedicina permetterà di evitare molti spostamenti dei pazienti con due benefici principali: ospedali meno intasati e riduzione dell’inquinamento legato agli spostamenti.
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